Storia

Fu lo spirito intraprendente e coraggioso, unito alla sollecitudine paterna, che indusse lo zelante e indimenticabile Parroco-Priore Don Francesco Ferrari – già da vent’anni (1925-1945) pastore premuroso della Parrocchia a escogitare e progettare nell’immediato dopoguerra la realizzazione di una nuova struttura oratoriana, più confacente ai tempi futuri per la formazione, l’educazione e lo svago del tempo libero della gioventù del paese.

Nel 1950 iniziarono i primi lavori sul terreno del beneficio parrocchiale e l’inaugurazione del nuovo Oratorio parrocchiale, che sostituirà la piccola sala San Lorenzo, avvenne già l’anno seguente.

Unica preoccupazione rimasta ancora nel premuroso cuore di Don Francesco, lui non più giovane, era cosa fare e come realizzare nuove iniziative adeguate ai giovani di allora. Chiese pertanto e ottenne dal vescovo Angelo Jelmini che il sottoscritto, ancora studente in teologia, dopo l’ordinazione sacerdotale nel 1953, potesse iniziare la sua prima esperienza pastorale quale assistente dell’Oratorio.

Ma solo tre mesi dopo, la sera del 2 dicembre 1953, il Priore Don Francesco Ferrari morì improvvisamente lasciando nella costernazione e nel lutto tutti noi, parrocchiani e giovani.

Colui che tanto amava i giovani, come attesta l’epigrafe riconoscente dei parrocchiani nell’Oratorio “Amico dei giovani, per loro volle l’Oratorio A.D. MCMLI”, era ritornato alla casa del Padre.

Momento difficile per tutti, ma soprattutto per il suo successore, il nipote Don Ermanno Fontana, già molto conosciuto e apprezzato dai Ligornettesi per i suoi molteplici servizi precedenti, che nel frattempo lo vollero e venne nominato Parroco-Priore.

Si discusse subito e molto con lui sul nuovo Oratorio e le sue problematiche. Ma occorrevano nuove stimolanti iniziative per i giovani. Il teatro già funzionava bene, ma restava un’esclusiva per pochi e, per di più, per i più adulti.

Il movimento esploratori era già presente nei paesi e centri vicini. Il cinema non era una proposta esaustiva e costruttiva per la formazione e l’educazione dei ragazzi e dei giovani. Si stava però affacciando sulla scena dei mondo giovanile l’attrattiva delle discipline sportive nelle sue molteplici forme (calcio, atletica, corse, ginnastica, orientamento, pallacanestro, ecc.), che inoltre erano un forte incentivo per una formazione umana e cristiana della gioventù.

Era evidente dunque promuovere attività e manifestazioni sportive in un ambiente moralmente sano e basato su principi cristiani, che sono fondamento della nostra stessa società e alle quali i genitori e le famiglie potevano affidare i loro figli.

E l’occasione non si fece attendere: il 13 giugno 1954 alcuni giovani dell’Oratorio parteciparono al “Convegno cantonale dell’ASTi” (Associazione Sportiva Ticinese) a Lugano, con il nome di Gruppo Sportivo e riportarono un’inattesa vittoria vincendo la prima coppa. Erano: Silvano Crivelli, Dario Salvadè, Natalino Ceppi, Marco Gabaglio, Giampiero Binda, Carlo Pagani e Sandro Locatelli.

L’autunno seguente altri giovani, con capi pattuglia il Mo Sergio Salvadè e Mario Pontiggia, si cimentarono per la prima volta in una corsa d’orientamento a Tesserete (10 ottobre 1954), che poi per primi frequentarono un corso base per monitori IP a Macolin. Fu così che nacque l’idea di fondare all’Oratorio un gruppo sportivo.

Una sera del mese di gennaio 1955 in casa parrocchiale il Priore Don Ermanno Fontana e il sottoscritto Don Cesare Realini invitarono il presidente dell’ASTi, Prof. Giuseppe Beeler, per discutere la possibilità e le modalità per la fondazione di un gruppo sportivo, affiliato all’ASTi (una sezione dell’Azione Cattolica), mentre le prime tessere portavano la data del 9 aprile 1955.

Al momento della fondazione si decise di attenersi agli statuti dell’ASTi secondo i quali le società senza statuto accettavano automaticamente i principi espressi negli statuti dell’ASTi stessa, che prevedevano la sana formazione cristiana della gioventù, senza nessun legame con convinzioni partitiche, per cui la nuova società, aperta a tutti, teneva nel massimo rispetto le convinzioni dei partecipanti, salvaguardando una sana moralità, fondata su principi cristiani, su cui è basata la stessa società civile.

Perciò non venne steso nessuno statuto specifico, come dei resto per tutte le altre attività dell’Oratorio (filodrammatiche, circolo giovanile, aspiranti, squadra di calcio, esploratori, ecc.), essendo il nuovo gruppo, libero e indipendente da qualsiasi altro gruppo del genere, un’istituzione dell’Oratorio, integrato nello stesso e non solo come sede, dove già avvenivano gli allenamenti e le riunioni di comitato, conservati gli atti e il materiale del gruppo. Le spese per l’attività sportiva, le relative strutture e la manutenzione erano sopportate dallo stesso Oratorio, per cui, nell’improbabile necessità di scioglimento della stessa, il patrimonio sociale dovrebbe tornare all’Oratorio. Infatti, per la sua fondazione stessa, la società è sempre stata tenuta a rispondere all’Oratorio, il quale ne è sempre stato il responsabile ultimo. Il primo Comitato era così composto:

  • presidente:
    • Mo Sergio Salvadè
  • vice-presidente:
    • Bruno Lurati
  • segretario e assistente:
    • Don Cesare Realini
  • membri:
    • Angelo Bianchi+
    • Edmondo Piffaretti

Come palestra serviva il cortile dell’Oratorio, dove si cercò di sistemare in modo rudimentale una pista per la corsa, una fossa del salto in lungo e uno spazio per il calcio. Solo più tardi si riuscì a realizzare un sufficiente impianto luci.

Naturalmente si iniziò subito con la squadra di calcio, disputando parecchie partite con altri paesi, mentre già in autunno iniziò la lunga serie di incontri nel V Campionato Calcistico Oratori Mendrisiotto (CCOM), che divenne poi l’ASPOM.

Le prime gare atletiche e sportive furono la staffetta cantonale ASTi a Giubiasco e quelle regionali, i campionati ticinesi d’atletica e il concorso federale di società interclub. Con il monitore Sergio Salvadè si organizzò pure il primo corso base IP in loco. Ma si decise che la disciplina principe del nuovo gruppo doveva essere la corsa d’orientamento, sport di gruppo che, grazie alla costanza degli allenamenti, la serietà e lo spirito di disciplina per una padronanza di sè, oltre alla formazione della mente e dei carattere, uniti a una sana e forte camerateria tra gli atleti, fece della giovane società una delle migliori del Ticino.

Le prime istruzioni orientistiche vennero impartite dal Mo Sergio Salvadè e dal Prof. Giorgio Zappa. E già nello stesso autunno 1955 riportarono la prima vittoria orientistica nella C.O. ASTi a Riva San Vitale con i capopattuglia Mo Sergio Salvadè, Silvano Crivelli, Dario Salvadè e Edmondo Piffaretti.

Nell’ottobre 1956 furono conseguite ben tre vittorie consecutive con il capopattuglia Mario Pontiggia e il primo titolo di campione ticinese del Mo Sergio Salvadè.

Il coraggio spronò gli audaci, che in quell’anno si cimentarono a organizzare il 1o giro di Ligornetto e nel 1957 il gruppo sportivo veniva riconosciuto come “società atletica”, assumendo il nome di VIGOR.

E come non ricordare le indimenticabili Feste VIGOR con le esibizioni ginniche della Fides Lugano, abbinate alla staffetta VIGOR, che univa i nostri atleti a tutta la popolazione, suscitando ogni volta entusiasmo, simpatia e concordia, e le tante attese corse podistiche strapaesane, con le affermazioni di Apollonio Pagani, Renato Bullani e l’unica singolare vittoria alla staffetta cantonale ASTi a Giubiasco il 12 aprile 1971.

Ma specialmente dopo gli anni sessanta i vari titoli di campioni ticinesi nelle corse d’orientamento di Mario Pontiggia, Flavio Calderari, del giovane Fernando Caimi, oltre ai successi di Gianfranco Luisoni, Renato Bullani, Marco Piffaretti, Gianni Crivelli e più tardi di Rino Rigassi.

Ma la specializzazione orientistica dei vigorini permise loro di varcare il Gottardo e affrontare dapprima a Lucerna (1958) i forti confederati (con un ottimo terzo rango), a Bichelsee, Küniz e la vittoria a Riedburg (1960) e a San Gallo (1961). (vd. Bollettino Parrocchiale del giugno 1961).

Ma la VIGOR partecipò pure agli indimenticabili concorsi di ginnastica KTV (Federazione Cattolica Svizzera ginnastica e sport) dapprima a Widnau (1960), Schütz (1962), Ibach (1964), Zug (1965), Ruswil (1967) e Einsiedeln (1968), con i monitori Giancarlo e Piero Rossi e Giuseppe Stoppa, più tardi Giambattista Piffaretti, Enzo Salvadè e Bruno Moccia.

Ma quando l’ASTi, dopo gli anni settanta, divenne l’associazione sportiva ticinese mantello delle società ticinesi, si ritirò dalla KTV lasciando alle singole società di tesserarsi nella varie federazioni svizzere e da quel momento non vennero più organizzati i concorsi di ginnastica.

Un capitolo a parte sono le gare Ragazzo più veloce del Ticino, dove si affermarono i vari Francesco Pontiggia, Attilio Fieni, Patrizia Bernasconi e più tardi Attilia D’Eramo, Pamela Molinari e Marcel Perucchi, per non citare che i migliori.

Nel frattempo si stava preparando un nuovo “boom orientistico”, stavolta con le ragazze, che dopo qualche anno di preparazione, esplosero nell’anno 1968 con molteplici successi e titoli di campione ticinese CO, con le capipattuglie Elena Induni dapprima e poi con Luisa Mombelli, Anna Tacchella e le loro forti compagne.

E oltre alle varie challenges (tre vittorie nella stessa gara e categoria) anche la gloriosa vittoria oltre San Gottardo, per non ricordarne che una sola, conseguita nell’autunno 1968 nella CO KTV a Baden, con Elena Induni, Nadia Ceppi e Eliana Bernasconi.

Intanto subentrarono come monitori Annamaria Piffaretti, Andrea Salvadè, Silvio Tognetti e Giovanni Natale.

E senza dimenticare che la VIGOR organizzò anche dei campeggi-sci a Carì (1969), a Camperio (1970 e 1981) e iniziò la prima colonia a Gorda (Olivone 1977), che divenne poi la Colonia Oratorio a Cios-Prato (1978/79) e a Scruengo (Quinto 1980/85).

Auguro pertanto alla gloriosa VIGOR, sotto l’esperta guida dei loro dirigenti e all’assistenza del Parroco-Priore Don Angelo Arrigoni, direttore dell’Oratorio, fedeli alla tradizione e volontà dei fondatori, di promuovere e effondere tutte le proprie energie di mente e di cuore, per la formazione umana e cristiana della gioventù, in un mondo tanto disorientato, ma bisognoso di giovani e uomini forti e formati di correttezza e onestà, di lealtà e fedeltà.

Don Cesare Realini,
fondatore della VIGOR e già assistente dell’Oratorio